lunedì 29 ottobre 2007

LA PRIMA NEVE (Il Fiocco di Neve)

L'estate oramai ci ha salutati lasciando posto ai primi freddi, alle gelate notturne e anche a qualche timida nevicata.
Guardando in televisione le immagini della prima neve, mi sono tornati in mente i ricordi di quando ero ancora una ragazzina e vivevo in Russia. La prima nevicata suscitava in me sensazioni bellissimie, donandomi la serenità e il buon umore. Prendere in mano una manciata di neve, ancora candida e particolarmente soffice, costituiva per me un rituale al quale non potevo rinunciare, da quando ero una bambina.
La prima neve da sempre rappresentava per me una luce, una gioia, una speranza.
Tali riflessioni mi hanno ispirato ad un brevissimo racconto che Vi propongo di seguito. E se volete condividere i Vs. ricordi e le Vs. sensazioni riguardanti la neve, Vi aspetto, come sempre, nel mio caldo salottino.
Fiocco di Neve. I Parte.
Aspettami e io tornerò,
Aspettami intensamente…
Evghenij Simonov
Nevicava. Il tepore regnante nel piccolo cucinino rivestito di piastrelle marron glacé invocava ad accucciarsi tra i morbidi cuscini sul divanetto, con un libro in mano e a non curarsi neanche minimamente dei primi geli e dei perfidi ululati del vento che provenivano da fuori.
La ragazza, gracile e sottile come una giovane betulla, stava invece guardando fuori dalla finestra, apparentemente indifferente al calore dell’accogliente ambientino, come se fosse incantata dalla magica danza bianca. Una nevicata così non si vedeva da tanto tempo da quelle parti. Una fitta cascata di soffici fiocchi scendeva sulla terra, implacabile nella sua tenacia. Ma la terra, conservando ancora un vago ricordo dell’estivo tepore, si ribellava con tutta se stessa ad una tale invasione.
La donna, in preda a qualche bizzarra ostinazione, sceglieva un fiocco di neve dopo l’altro, per seguire il suo percorso, cercando di discernere l’elaborata composizione a cristalli. I fiocchi di neve, come un esercito sconosciuto, avanzavano senza indugi, cercando di sottomettere il mondo alla loro forza nivea. Gli alberi e i cespugli, rassegnati ad un’imminente sconfitta, prestavano i loro rami ai nuovi arrivati, vestendosi, infine compiaciuti, di lucente candore. Solamente la terra non voleva ancora cedere senza capire che il nuovo manto avrebbe soltanto giovato alla sua lampante bellezza. I fiocchi di neve, soffici, candidi, immacolati nella loro autenticità, sfioravano il grigiore ribelle e perivano, per essere sostituiti subito dopo dai loro tenaci fratelli.
Quando anche l’ultimo dei prescelti toccò la terra e, dopo solo un istante di gioia per esserci arrivato, si sciolse in una piccola disperata macchia acquosa, lei sospirò e si girò verso un uomo che era stato per tutto quel tempo in silenzio accanto a lei.
“Mi penserai?” gli chiese con voce spezzata.
“Tutti i giorni”.
“E di notte?”
“Ti sognerò. Danzeremo insieme sulla Via Lattea e miriadi di stelle suoneranno per noi nell’orchestra dell’universo”.
“E dopo? Cosa ci sarà dopo?”
“Ci saremo di nuovo io e te e … la neve”.
Lei ebbe un brivido, come se all’improvviso la stanza si fosse riempita di ghiaccio.
“Devi proprio partire? Perché non resti con me?” implorò...
...continua prossimamente

martedì 23 ottobre 2007

Guerra e Pace. Che emozioni suscita?

Guerra e Pace di Lev Tolstoj, Guerra e Pace su RAI 1.
Pensate che le emozioni che traspirano dal romanzo siano ben dipinte anche nel film o, come spesso, succede, al film manchi qualcosa? A dire il vero mancherebbero tante cose considerando i quattro volumi del libro...
L'atmosfera regnante nelle alti classi della aristocratica società russa è quella del divertimento senza limiti. I nobili con una quasi totale mancanza di nobiltà d'animo. Soldi, interessi materiali, amori sperati e mal visti...
Il principe Andrej è una pecora nera o solo, come direbbero oggi, un uomo annoiato e depresso, non capace di impegnarsi nemmeno quando si innamora? E Natasha? A prima vista così schietta e spontanea, genuina, sincera...che infine dà più peso alle sterili lusinghe dell'affascinante Anatol' delusa dai silenzi amorosi del fidanzato? E questo sarebbe il grande amore?!
La mia è una provocazione? Forse.

Parliamone!

lunedì 22 ottobre 2007

Salve a tutti!

Mi presento: mi chiamo Tatiana, sono bielorussa, abito in Italia da più di otto anni.
Faccio la traduttrice e nel tempo libero mi piace scrivere. Ritengo che la nostra vita sia troppo caotica, fuggiasca e spesso ingrata e che, a forza di correre e rincorrere traguardi sempre più impegnativi, dimentichiamo di fermarci un attimo e non riusciamo più a commuoverci, a emozionarci.
Che cos'è un'emozione? Ognuno di noi avrà una propria definizione: il sorriso di un bambino, una melodia, le pagine preferite di un romanzo, una poesia, lo sguardo docile di un cane, un fiore sotto la finestra...
E allora, emozioni, sentimenti, movimenti dell'anima, esperienze - questi saranno gli argomenti dei nostri post. Potremo condividere le nostre storie d'amore, speranze e illusioni, potremo chiedere e dare consigli, o semplicemente sfogarci, trovare dei nuovi amici, gente che la pensa come noi.
Potremo condividere i libri che ci hanno commosso, discutere i film che ci hanno appassionato, insomma parlare liberamente di quello che abbiamo nel cuore. L'unica parola chiave è EMOZIONI.
Vi aspetto!!!