martedì 22 gennaio 2008

Il Grande Genio



Stamattina mentre mi recavo in macchina al lavoro hanno ritrasmesso alla radio il celebre brano pianistico “Per Elisa”, composto dall’immortale Ludwig van Beethoven. L’aveva dedicato ad una sua amata, Teresa Malfatti, i genitori della quale erano opposti categoricamente al loro matrimonio. Beethoven proveniva da una famiglia di modeste origini, ma ciò nonostante si innamorava delle nobili donne che non poteva sposare. Il rifiuto del padre di Teresa provocò nel compositore una profonda delusione. Per via di una calligrafia poco chiara l’editore di Beethoven lesse male il nome, attribuendo al pezzo musicale il titolo con il quale è conosciuto oggi in tutto il mondo. E pensare che all’età di soli 25 anni Ludwig cominciò già a soffrire della terribile sordità, che alla fine sconvolse la sua intera esistenza! Sconvolse ma non pregiudicò la creazione di stupendi brani lasciatici in dono dal grande talento della musica classica.
O forse fu proprio la malattia ad accentuare in Beethoven la sua particolare sensibilità musicale, consentendogli di sentire l’intera orchestra nella sua mente?
Non riesco neppure ad immaginarmelo; mi inchino semplicemente davanti al Genio.

2 commenti:

Marco ha detto...

e fai bene ;-)
a me è successo la settimana scorsa con la Toccata e fuga di Bach: la conoscevo da una vita, e la radio mi ha fatto venire voglia di riascoltarla per bene *_*

Anonimo ha detto...

Tati, ho letto la recensione che mi hai lasciato!
GRazie!!!!!!!!!!!!!!!
Sono commossa... hai scritto esattamente quello che io speravo cogliesse un lettore, vuol dire che hai colto in pieno l'intento della mia opera. Sono davvero felice, momenti come questi ti ripagano degli anni che passi a scrivere quelle benedette pagine... e del lavoro per ricorreggerle...
che bello questo post su Bach, io adesso sto ascoltando un cd con brani scelti di Mozart. Mi rilassa e mi dà carica.
Un bacione, buon mercoledì!
Elisabetta