lunedì 5 novembre 2007

IL FIOCCO DI NEVE II Parte

Oggi Vi propongo la continuazione del racconto Il Fiocco di Neve cominciato qualche giorno fa.

II Parte.

“Devo, lo sai. Hanno bisogno di me”.
“Lo so. Ma è pericoloso! E poi anch’io ho bisogno di te!” soffocò il pianto disperato, sapeva che lo sconvolgevano le lacrime. “Sono il tuo fiocco di neve. Senza di te perisco. Guarda, lui senza il freddo non resiste, svanisce nel nulla. E così pure io se tu non sei con me”.
“Tornerò e sarà tutto come prima”.
L’uomo sembrava una roccia nei suoi confronti, alto, robusto, spalle larghe, e lei, una fragile betulla, aveva paura per lui. Ma lui non sapeva parlarle, non sapeva spiegare che era lei la sua forza, il suo coraggio, la sua sicurezza. Piccola donna, grande amore. Lui aveva una missione da compiere e non poteva mancare al suo dovere. C’era gente, tante gente innocente che sperava nel suo aiuto, ma gli si stringeva il cuore nel vedere lei così spaventata ed indifesa.
La congiunse a sé in un disperato gesto di sconforto e lei sparì nel suo largo torace, tra le muscolose ma tenere braccia. Sembrava che non respirasse nemmeno, intenta ad assorbire quel poco che le restava di lui.
L’uomo piangeva, per la prima volta nella vita. Era una sensazione sconvolgente, sconcertante per lui che aveva sempre pensato di poter resistere a qualunque emozione, a qualunque debolezza. Nulla al mondo avrebbe potuto far breccia nella sua capacità di autocontrollo. Lei, minuta e tanto leggera da poter essere sollevata con una mano, ruppe le sue certezze con una sola lacrima.
“Ti ricordi come tutto è iniziato?” chiese lui, continuando a stringerla tra le braccia; non voleva turbarla con le lacrime. “I tuoi occhi nella folla…mi avevi catturato decidendo per te e per me in un attimo solo. Per me che non sapevo nemmeno che potesse esistere tutto questo, anche questo. Non dovevo neppure esserci a quella fermata. Non era previsto”.
“Non potevo lasciarti andare. Non me lo sarei mai perdonato”. Lei si mosse, staccando la testa dalle sue spalle e lo guardò sorridendo. “Ho capito subito che da quel momento non sarebbero più esistiti né tu né io, ma solamente noi”.

...continua

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Tati, buona settimana!
Io ho Giuseppe che non sta bene, il mio figlio più grande. Speriamo che sia un'influenza passeggera, sono un pò in ansia quando i bimbi non stanno bene.
Per il resto ho trovato sul forum di Lulu un topic in cui si possono aggiungere i propri blog ad una lista di blog di scrittori che usano Lulu. Ho inserito sia il mio che il tuo. Mi sono permessa...
ecco il link:
http://www.lulu.com/forums/viewtopic.php?p=351573#351573
Grazie del tuo giudizio sul trailer. Ti scrivo qui perchè vado di fretta oggi.
Un bacione grande!
Elisabetta